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Iperuranio

La serie di dipinti su tavola dal titolo Iperuranio (2016-2018) segna l’inizio di un percorso di ricerca rivolto alla trasversalità delle influenze immaginifiche (da Giotto a Francis Bacon, dai cartoons al prog-rock) che nella loro apparente dissonanza disegnano i confini dello sguardo e del pensiero, la cui imprevista trama diviene il soggetto fondamentale della pittura di Pesenti.

«Gli oggetti («sostanze di densità e peso specifico improbabili») non sono mai riconoscibili, come anche lo spazio, ostile alla vita, non si presta alla misurazione. [...] Come per le sfere dantesche, dall’attrito di questi elementi lucidi nascono nuove forme - mentre misteriosi legami tubolari attraversano i frammenti come possibile trama. [...] La pittura lascia che il soggetto si incurvi sotto la pressione di una forza che proviene dall’esterno della scena: ogni cosa che cada oltre tale orizzonte subisce una dolorosa rettifica - pulizia spietata dello sguardo?»

(Alberto Pellegatta, dal testo introduttivo per la mostra Iperuranio, Milano, 2018)